martedì 18 agosto 2020

“La passione del Re Sole” di Gerty Colin

Corre l’anno 1656, la  Fronda è solo  uno sbiadito ricordo e il cardinale Mazzarino gode ormai del pieno appoggio della Regina Anna, del giovane Re Luigi XIV e di tutta la Francia.

In questo clima di distensione il primo ministro ha fatto giungere sul suolo francese molti membri della sua famiglia e tra questi ci sono le bellissime nipoti Mancini e le loro cugine Martinozzi.

Le mazarinettes, come sono soprannominate le giovani, sono destinate ad essere delle graziose ed utili pedine nell’abile gioco della politica matrimoniale che lo zio ama condurre per il bene della Francia, ma soprattutto per la propria gloria.

Maria è la terza delle cinque sorelle Mancini, ha appena 17 anni, è forse meno bella della sorella Olimpia e senza dubbio la piccola Ortensia, una volta cresciuta, le surclasserà entrambe, ma Maria, seppur ancora acerba nell’aspetto, è una ragazza intelligente, colta e vivace.

Mentre la sorella maggiore Laura è già stata maritata e Olimpia gode dei favori del re, Maria è condannata a condurre una vita ritirata nei suoi appartamenti in quanto destinata dalla madre al convento.

La madre però muore all’improvviso e Maria trova inaspettatamente un prezioso alleato nello zio che, in disaccordo con i desideri della defunta sorella, decide di dare alla giovane un’opportunità assecondandola nel suo sogno di conquistare il cuore del re, chissà forse addirittura vagheggiando per lui stesso la fama di poter essere un giorno zio del Delfino di Francia.

La passione tra l’intrepida Maria e il riservato Luigi XIV scoppia inevitabilmente, il loro è un amore che nulla ha a che fare con i giochi della politica e la ragion di stato, il loro è un amore fatto di amicizia e complicità, ma Luigi non è solo Luigi egli è anche e soprattutto il Re di Francia e il suo destino deve compiersi.

Luigi sacrificherà il suo amore giovanile per divenire quel grande sovrano che noi oggi conosciamo come il Re Sole, colui che costruì splendidi palazzi, vinse guerre e collezionò numerose amanti.

Maria sposerà il connestabile Lorenzo Colonna e si trasferirà a Roma dove, con grande scandalo della nobiltà romana non avvezza a certi costumi, aprirà le porte del suo palazzo nel quale si potrà respirare aria di Francia sul suolo romano e dove gli ospiti francesi saranno sempre i benvenuti.

Potrà però Maria essere felice accanto a Lorenzo? Riuscirà a dimenticare quel suo primo giovanile amore o quella fiamma continuerà a bruciare? Il re di Francia riuscirà davvero a cancellare il ricordo di quella giovane che gli aveva illustrato con tanto entusiasmo quali fossero oneri e onori di un grande sovrano? Maria riuscirà a tornare a Parigi dal “suo” Luigi o non lo rivedrà mai più?

Incontrai per la prima volta il personaggio di Maria Mancini Colonna durante una visita guidata proprio a Palazzo Colonna a Roma, una dimora meravigliosa, e rimasi affascinata dalla sua storia ripromettendomi in futuro di cercare qualche romanzo che parlasse di lei.

Il libro di Gerty Colin è un romanzo ben scritto e dettagliato; la scrittrice descrive minuziosamente la galleria dei numerosi personaggi, nomi noti della storia di Francia, e quella Corte dissoluta, maldicente, corrotta e meschina nella quale tali personaggi facevano bella mostra di sé imparando fin da subito l’arte della dissimulazione per non soccombere sotto i colpi delle calunnie.

Un luogo dove non ci si poteva fidare neppure dei fratelli e delle sorelle anzi talvolta era proprio da quelli più che dagli altri che ci si doveva guardare le spalle.

A fare da contraltare troviamo una Roma dove il vizio dilaga in egual misura che alla Corte francese, dove non esiste alcun rispetto per l’abito talare neppure da parte di chi lo indossa e dove procurarsi un veleno è più facile che comprare delle caramelle.

La caratterizzazione dei personaggi è ben articolata e il quadro che ne viene fuori è affascinante seppur popolato da figure per la maggior parte abbiette, subdole e lascive: Ortensia vivace e corrotta, Olimpia acida e vendicativa, Lorenzo traditore e violento... difficile salvarne qualcuno.

Maria è l’unica in tutta questo carrozzone di degenerate sanguisughe che resta fedele a se stessa e alla sua idea di amore puro.

Per lei, sempre devota al ricordo del suo primo amore, è impossibile comprendere il comportamento delle sorelle che con tanta facilità si lasciano corrompere dalla lussuria, è impossibile perdonare i tradimenti di Lorenzo così come le è oltremodo gravoso riuscire ad accettare il tradimento di coloro che credeva amici sinceri.

Luigi è il Re Sole, a lui tutto è concesso, ha sacrificato l’amore di Maria per il bene della Francia, ma resta il dubbio che l’abbia fatto perché troppo debole per opporsi al volere congiunto della madre e del suo primo ministro che desideravano sul trono al suo fianco l’infanta di Spagna Maria Teresa d’Austria.

Mentre Maria conserva la sua ingenuità quasi fino alla fine dei suoi giorni, il Grande Re è cambiato, forse a farlo mutare è stato il dolore per la perdita della sua più cara e tenera amica, forse le cattive compagnie, forse il potere, qualunque cosa sia stato però di quel giovane timido, insicuro e gentile, seppur altezzoso, nulla sembra essere rimasto, al suo posto c’è solo un sovrano presuntuoso e arrogante.

“La passione del Re Sole” è un libro coinvolgente e la figura di Maria riesce a creare un forte rapporto empatico con il lettore fin dalle prime pagine.

Il romanzo di Gerty Colin mi ha stupito notevolmente, mi attendevo, narrando la storia di una grande passione nata nella fastosa e modaiola Corte di Francia, un romanzo allegro e  vivace, invece “La passione del Re Sole” si è rivelato essere anche un romanzo malinconico, nostalgico e riflessivo come la sua protagonista Maria Mancini Colonna, colei che avrebbe potuto essere regina di Francia, ma per la quale il destino ha disposto poi diversamente.

Per tutta la lettura del romanzo ho sofferto con la protagonista per le sue pene d’amore, ho sperato che qualcosa potesse cambiare, ma una volta terminata la lettura mi sono ritrovata a chiedermi se Maria sarebbe stata davvero felice al fianco del suo amato Luigi. Davvero il Re Sole sarebbe stato diverso se avesse avuto il coraggio di seguire il proprio cuore invece di inchinarsi alla ragion di stato e ai desideri materni e del cardinale?

Purtroppo, non avrò mai la mia risposta, mi resta solo l’eco di una struggente storia d’amore che si fa strada fino a noi attraverso le nebbie del passato e per la quale mi tornano alla mente alcuni versi di Dante Gabriel Rossetti (A Superscription, sonetto 97 di The house of Life):

Guardami in volto, il mio nome è Sarebbe-potuto-essere;

e sono anche chiamato: Mai-più, Troppo-tardi, Addio.

 

 

2 commenti:

  1. Io, in vero, speravo che sarebbe riuscita a costruirsi una vita con Lorenzo Colonna, ma intuisco che così non è stato.

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    1. Non volevo spoilerare troppo 😊

      Diciamo che per un periodo c'è anche riuscita a rifarsi una vita, tanto che lei stessa dice di essere stata ingannata dai due soli uomini che abbia mai amato (Luigi e Lorenzo).

      Lorenzo si rivela un meschino traditore, Luigi non dimostra di essere diverso, ma lei lo ricorda comunque con affetto e tenerezza perché legato alla sua adolescenza.
      Ai suoi occhi Luigi sarà sempre quel principe perfetto conosciuto e amato quando aveva 16 anni.
      Quando Lorenzo, con il quale avrebbe anche potuto funzionare, spreca la sua occasione per lei è naturale rifugiarsi di nuovo nel ricordo di Luigi.

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